Il progetto “Ca d’Morissio”
LA FASE “2N”
Poiché nella vendemmia 1992 la parte di vigneto contrassegnata con “1N” e destinata alla selezione “Cà d’MORISSIO” a cinque anni d’età, ed al terzo anno di produzione, iniziò ad offrire uva di buona qualità quindi in anticipo, presi la drastica decisione di passare alla seconda fase del piano di miglioramento del vigneto MONPRIVATO, ed in novembre estirpai la parte del vigneto contrassegnato con la sigla “2N”, della superficie di Ha.1.53.70.
Un’estirpo eseguito non per “vecchiaia” delle viti, malattia o improduttività delle stesse, perché avrebbero potuto produrre tranquillamente per altri dieci anni, bensì per sostituire il clone Rosé con il Michét.

Nella primavera del 1993 iniziai a selezionare le migliori viti del Michét piantate nel sito”1N” nel 1988. La selezione durò tre anni, fino al 1995, quando nell’inverno prelevai le gemme delle viti che diedero i migliori risultati di costanza, nell’intero arco di tempo dei tre anni ed in tutte le fasi vegetative di: germogliamento, fioritura, allegagione, invaiatura, maturazione, ed innestate su un portainnesto poco vigoroso, poco produttivo e quasi dimenticato, e, messe a dimora in un apposito vivaio per la riproduzione, proprio come avevo fatto nella prima fase del piano di miglioramento del vigneto MONPRIVATO per il sito “1N”.

Il sito “2N”, liberato dalle viti in seguito all’estirpo dei Rosé, fu oggetto di lavori di:
- rofondo scasso e spostamento di grande masse di terra, per estrarre da quattro metri di profondità e riportare in superficie la terra vergine non sfruttata e ancora ricca di macro e micro-elementi naturali: calcare, boro, ferro, magnesio, manganese, potassio, ecc, indispensabili alla vite per una produzione di qualità;
- costruzione di drenaggi per convogliare le eventuali acque sotterranee e preservare il terreno dalle erosioni.
Restò quindi libero da qualsiasi forma di coltura a riposare per quattro anni, eseguendo annualmente i lavori meccanici e manuali necessari per preservarlo dalle erbe infestanti, ed arieggiare la terra vergine per favorirne la maturazione. Fu solo nella primavera del 1996 che i Michét dei quali iniziai la selezione nel 1993 furono finalmente messi a dimora nel sito “2N”. Anche questa volta, durante gli scavi nel sito “2N”, dalla profondità di quattro metri affiorarono sassi recanti lo stampo di alghe fossili. Il più grande di questi sassi ed alcune conchiglie sono esposti nella nostra cantina di Monchiero.
Nel corso della vendemmia 1993 l’uva Nebbiolo prodotta dal clone Michét del sito “1N” giunto a sei anni di età ed alla terza annata di produzione risultò molto bella, sana, ben matura con incoraggianti dati analitici
Vinificata separatamente con le usuali pratiche tradizionali e con 28 giorni di macerazione, espresse alla svinatura un Barolo di bel colore rubino intenso, di ottima struttura e complessità e dalla notevolissima dotazione di tannini, rivelandosi subito un Barolo destinato ad una lunga evoluzione e tenuta negli anni, anche se proveniente da un vigneto molto giovane.
Dopo tre anni di affinamento in botti di rovere di Slavonia della capacità di 27 ettolitri (questa è la quantità ottenuta da un ettaro di superficie del sito “1N”), tre quarti del vino confluirono nel Barolo MONPRIVATO 1993, mentre la restante quarta parte, consistente in sette ettolitri, proseguì l’elevazione-affinamento, sempre in botti di media capacità e non nuove di rovere di Slavonia.
Nell’agosto del 1999, questo Barolo pazientemente “affinato” per sei anni, fu imbottigliato come Barolo MONPRIVATO “Cà d’Morissio” Riserva 1993.
Ne risultò un Barolo di bel colore rubino, intenso e brillante, di ottimo profumo, dalla grande componente tannica sostenuta da un buon estratto, complesso e profondo nel naso ed in bocca, lungo e persistente nel retrogusto. A tutt’oggi, febbraio 2001, le annate previste per la selezione massale Barolo MONPRIVATO “CA’ d’ MORISSIO” Riserva sono, dopo il 1993, il 1995, il 1996 ed il 1997.
“CA D’MORISSIO” è una selezione massale avviata agli inizi degli anni Ottanta su un vecchio clone di Nebbiolo, varietà Michét, esistente all’interno del vigneto MONPRIVATO, a sua volta derivante da una precedente selezione, operata da mio padre Giuseppe alla fine degli anni 1950, su un clone di Michét piantato da mio nonno Maurizio nei primi anni 1920. Un clone di Michét lungamente acclimatato nel particolare terroir e microclima del vigneto MONPRIVATO, grazie ad una permanenza in loco di oltre mezzo secolo.
Dedico questo Barolo a mio nonno Maurizio, “Morissio” in piemontese, che per primo intuì la grande vocazione qualitativa del vigneto MONPRIVATO, volle acquistarne una parte, iniziando la produzione già nel 1904, ed ebbe l’ispirazione di piantare questo clone di Michét. Per contraddistinguere questa selezione massale di Barolo MONPRIVATO, ho utilizzato il nome della “Cascina Mascarello” così come risulta dal Foglio IV di Mappa Catastale, Particella 99, del Comune di Castiglione Falletto, nel dialetto piemontese “Cà d’Morissio”, così come è usato nella tradizione orale di Castiglione Falletto.